mercoledì 24 marzo 2021

IL VISCONTE CHE MI AMAVA di Julia Quinn

 


Sono stata portata a questo romanzo dal successo della serie Bridgerton. Avevo letto IL Duca ed Io, dedicato a Simon e Daphne, ma avevamo già conosciuto il personaggio di Anthony, il visconte Bridgerton, che, dopo la morte del padre, si è dovuto assumere l'incarico di occuparsi della sua numerosa e complicata famiglia.


 

Ero leggermente incuriosita dalla storia di Anthony e in IL VISCONTE CHE MI AMAVA scopriamo come anche Anthony abbia una sorta di fobia, o convinzione, provocatagli dal trauma della morte del padre. Si è convinto (cosa abbastanza diffusa come ci spiega l'autrice nelle note finali tra i figli maschi), che non vivrà molto, come è capitato a suo padre e al fratello di lui e che quindi è giunto il momento di sposarsi e di procreare, per poter lasciare il suo titolo a un erede.


 

La scelta di Anthony è però cinica e ben misurata. La persona adatta deve essere una donna bella, non stupida, ma neanche troppo intelligente e soprattutto una persona di cui non possa innamorarsi, per evitare di affezionarsi troppo e sottoporre poi la persona amata al dolore della separazione.


 

La sua scelta va su Edwina Sheffield, la bellissima figlia minore degli Sheffield, una famiglia non particolarmente agiata, che decide di far debuttare in società Edwina e la sua sorella maggiore, Kate. Edwina adora sua sorella e tutti sanno che non accetterà nessuno che non sia approvato da lei.


 

Convinto che conquistare anche la sorella maggiore sarà piuttosto facile, Anthony s'imbatte in un astio evidente, in quanto Kate non vuole che lui si avvicini alla sorella, considerandolo il peggiore dei libertini. Man mano che Anthony si impegnerà per avvicinarsi a lei e dimostrarle di non essere una cattiva persona, più i sentimenti si sposteranno verso la candidata meno probabile.



Pur trovando divertenti gli scontri tra i due, che sono il sale principale del racconto, ho trovato che ci fossero elementi che in qualche modo si ripetono, senza la freschezza del primo romanzo. Il matrimonio di convenienza, i timori e l'opposizione di Anthony all'innamoramento sono cose già lette nel volume precedente e questo in qualche modo crea una certa stanchezza nel lettore.

 


 

Nel complesso è un romanzo scorrevole, ma non ha la forza narrativa di attirare in modo particolare rispetto all'altro. Mi auguro che la trasformazione sul piccolo schermo riesca a dargli più brio.

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