Ieri sera sul canale LAEFFE, che tanti piccoli gioielli ha portato in questi ultimi anni, stavano trasmettendo il primo episodio di un classico adattato alla tv, sempre frutto della penna (molto amata) di Jane Austen. Ho adorato tutti i suoi personaggi, dalla romantica Marianne, all'intelligente Elizabeth Bennet, alla saggia Elionor, dalla riconoscente Fanny alla dimessa Anne. E che dire dei personaggi maschili? A parte il Darcy che molte di noi sognano (con Pemberley al seguito), ci siamo invaghite anche del capitano Wenthworth, abbiamo odiato Willoghby, e ci siamo lasciate sedurre da tutta la galleria di personaggi da lei creata. Eppure EMMA, che ho letto e visto già diverse volte non è mai riuscita a conquistare il mio cuore. Riflettevo su questo anche ieri sera, mentre osservato Romola Garay dare vita a questa eroina atipica del mondo austeniano.
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EMMA |
La verità è che proprio non riesco ad entrare in sintonia con lei, malgrado ieri ci fosse stata una scena, quella in cui lei, dopo la partenza dell'istitutrice che l'ha praticamente cresciuta, si guarda intorno nella casa vuota e le sembra di rivedere sua sorella e se stessa bambine, in cui l'ho sentita più intimamente. Tra di noi però resta un muro di divisione che neanche gli anni e la normale evoluzione personale riescono in qualche modo ad abbattere e ad avvicinarci. Emma è bella, appartiene ad una famiglia di prestigio, non ci sono sciagure che possano abbattersi su di lei, come parenti che alla morte del padre usurperanno il suo posto e la sua casa, né sembra destinata alla solitudine, per aver rinunciato all'amore. La vita le sorride, almeno io la vedo in questo modo.
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MR WOODHOUSE, EMMA E GEORGE |
Vive con il padre che non vorrebbe mai che le cose cambiassero ed è spesso visitata da George Knightley, un suo vicino ed amico d'infanzia. Il passatempo preferito di Emma è quello di combinare matrimonio tra le persone che conosce. E' così sicura di sapere chi sta bene con chi che la sua diventa una vera ossessione, per me assolutamente non condivisibile. Convinta di aver previsto il matrimonio tra sua sorella e il fratello di George, e di aver propiziato quello della sua istitutrice, Emma decide di prendere sotto la sua ala protettrice Harriet Smith, una ragazza di oscure origini, che frequenta la scuola di Mrs Goddard.
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HARRIET SMITH |
Harriet è corteggiata da Robert Martin, un onesto fattore che ha intenzioni serie con lei, ma Emma interviene e consiglia alla giovane donna di rifiutare l'uomo, avendo intenzione di facilitare le sue nozze con il Pastore, convinta che la ragazza debba aspirare a molto di più.
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GEORGE ED EMMA |
George, venuto a sapere del suo intervento, affronta Emma cercando di farle capire che il suo intervento è stato inopportuno, in quanto Harriet, avendo le origini che ha, non riuscirà a concludere un matrimonio migliore e, rifiutando Martin, ha gettato via un'ottima possibilità di sistemarsi. Certo detta così sembrerebbe che George sia un conservatore arrogante e snob ed Emma la paladina degli indifesi, ma la verità è che io concordo pienamente con il primo. A parte l'antipatia per una persona che si intromette nella vita degli altri (anche se a fin di bene, glielo concedo), l'infatuazione di Emma per Harriet mi sembra davvero campana in aria, in quanto solo perché la trova simpatica, sembra essersi dimenticata del mondo in cui vive, lo stesso che la induce a dire alla ragazza che se diventerà la moglie di un fattore lei non potrà più frequentarla. Quindi in base a cosa dovrebbero prenderla in considerazione per un matrimonio migliore?
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GEORGE |
Non avevo visto questa nuova versione, ma, malgrado abbia apprezzato Romola Garay già in DANIEL DERONDA, e conosca molto bene Jonny Lee Miller, non solo per il suo ruolo televisivo di
ELEMENTARY, ma anche per l'Austeniano MANSFIELD PARK, non mi ha conquistato molto e penso sempre per questa protagonista assolutamente diversa da tutte le altre, ma allo stesso tempo troppo lontana dalle mie simpatie.
VOTO: 6
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