mercoledì 12 novembre 2014

FRASI TRATTE DA "L'AMULETO D'AMBRA" di Diana Gabaldon



VOLUME I


“Sangue del mio sangue"mormorò, "e ossa delle mie ossa. Mi porti dentro di te, Claire, e non puoi lasciarmi ormai, non importa quello che accadrà. Sei mia, sempre, che tu lo voglia o no, che tu mi voglia o no. Mia e non ti lascerò andare.”
(JAMIE A CLAIRE)

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 “Se è stato un peccato scegliere me, allora andrò dal Diavolo in persona per benedirlo per averti tentato con questo.”
(JAMIE)

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 “Distesa sul pavimento con le assi ricurve del soffitto che si sfuocavano sopra di me, mi ritrovai a pensare che avevo sempre supposto che la tendenza delle donne del diciottesimo secolo a svenire fosse dovuta ai corsetti troppo stretti. Adesso ero più propensa a credere che fosse dovuta all'idiozia degli uomini del diciottesimo secolo."
(CLAIRE)

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La verità è sempre utile...ha il valore della rarità, perciò merita in cambio un buon prezzo.

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"Sei mia, accidenti, Claire Fraser!
Mia, e non ti dividerò con nessun altro, né con un uomo né con un ricordo né con nessun'altra cosa al mondo, finché saremo vivi entrambi. Non nominerai mai più il nome di un altro uomo. Capito?"

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Per molti anni, per troppo tempo, sono stato molte cose, e tanti uomini diversi. Ma qui, qui al buio con te....io non ho nome.

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"Mi sento bene. Conosco questo tipo di mal di testa, Sassenach: è solo per aver scritto tanto, e un'ora di sonno lo guarirà. Ora salirò di sopra (...) E se dovessi gridare nel sonno, Sannenach, tu non dovrai far altro che posarmi una mano sulla testa e dirmi: "Jack Randall è morto". E tutto andrà a posto."

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Avevo temuto che l'incontro con Alexander Randall avrebbe scatenato altri incubi per Jamie. Non succedeva spesso, ma di tanto in tanto lo sentivo svegliarsi al mio fianco, il corpo teso, pronto per un'improvvisa battaglia. Allora si alzava barcollando dal letto e passava la notte accanto alla finestra come se gli offrisse una via di fuga, rifiutando qualsiasi forma di contatto o di interferenza. Giunto il mattino, Jack Randall e gli altri demoni dell'oscurità erano stati di nuovo ricacciati nella loro cassaforte, ben chiusi e sigillati dai lucchetti d'acciaio della volontà di Jamie, e tutto tornava a posto.

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Non cìè vergogna nell'essere caduto in battaglia, mo caraidh", disse sottovoce. "Anche il più grande dei guerrieri può soccombere"

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"Jamie", disse. La voce rauca per lo shock, conteneva una nota a metà tra l'incredulità e la supplica.
(...)
"No. Nel rispetto della formalità, io mi chiamo Lord Broch Tuarach. E oltre alle regole della formalità, tu non mi rivolgerai mai più la parola...finché non mi implorerai di lasciarti vivere davanti alla punta della mia spada. Allora potrai usare il mio nome, perché sarà l'ultima parola che pronuncerai."


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