venerdì 17 gennaio 2014

TU SEI MIO di JR Ward VOL.VIII





Aspettavo questo romanzo con una certa ansia ed un certo desiderio, in quanto John Matthew è sicuramente tra i miei personaggi preferiti in questa saga, fin dalla sua comparsa, nell'ormai lontano secondo volume, quando si rivela essere il ragazzino muto che seguiva Mary da lontano. La sua fragilità, le sensazioni di una vita passata, di cui non ha una coscienza chiara, la sua disperazione toccante per la perdita di Thor e poi per il suo amore rifiutato per Xhex, hanno in qualche modo steso un tappeto rosso per questo romanzo.

Le vicende riprendono laddove le avevamo lasciate, ad un mese di distanza dal rapimento di Xhex da parte di Lash. Tutti la stanno cercando, anche se la maggior parte crede che non sia sopravvissuta. La cerca Rehvange, Trez e iAm, che sono in qualche modo la sua famiglia, la cercando i fratelli, che non possono accettare di aver perso uno dei loro durante un cambattimento, e la cerca John, con la disperazione assoluta che gli deriva dalla consapevolezza che lei è la sua metà. I filoni in questo romanzo sono in realtà diversi, apparentemente slegati tra di loro, anche se poi si ricongiungono tutti nel toccante finale.

 La storia d'amore principale è quella di John e Xhex, due personaggi quanto mai complessi, pieni di sfaccettature e di traumi. Xhex combatte contro i fantasmi di un passato quanto mai drammatico, un altro rapimento ad opera di umani, la fine della sua relazione con un fratello, il valoroso Muhrder, la sua ambigua natura di symphath che la rende diversa da tutti gli altri. John deve fare i conti con il suo bagaglio di traumi, l'abbandono di Thor, la scomparsa di Xhex, la violenza subita. I due si cercano, si trovano, si scoprono, combattono l'uno contro l'altra, cercano punti di incontro, ma il passato di ognuno pesa sul loro futuro, fino a quanto non si renderanno conto che, secondo il motto di Darius, l'unica cosa che conta è sopravvivere al passato e guardare avanti.

Altro nucleo intorno a cui verte questo romanzo è il rapporto tra Qhuinn e Blay. I due erano arrivati ad un punto di rottura di fronte alla scoperta dei veri sentimenti di Blay nei confronti dell'amico di sempre. Questa rivelazione in qualche modo li aveva separati. La trama si infittisce e diventa sempre più appassionante. Non sono una habitué di questo tipo di storie romantiche, in quanto nei romanzi d'evasione il fattore di identificazione è una componente molto importante. La grandezza della Ward emerge però proprio nel modo in cui piano piano il lettore si lega sempre di più a questa coppia, in quanto l'amore, l'attrazione che li lega viene così ben descritto da toccare i sentimenti di chiunque. La disperazione di Blay, che continua ad amare Qhuinn, anche se questi lo tiene a debita distanza, soprattutto per paura di dover dare una svolta completa alla sua vita, è straziante. In questo volume, Blay, ormai stanco dei continui rifiuti da parte di Qhuinn cerca di andare avanti e di costruirsi una vita in piena sincerità. Al suo fianco compare Saxton, il cugino di Qhuinn, che sembra la persona adatta alle sue esigenze. Peccato che questo mandi in crisi Qhuinn che teme di perdere l'amicizia di Blay, la sua presenza nella sua vita, cosa a cui non vuole rinunciare. Alla fine in questo volume Qhuinn sembra farsi da parte, non disposto a perdere quel modello di normalità che insegue da sempre, ovvero da quando la glymera lo ha fatto sentire un diverso. Lascia andare Blay, anche se con dolore, e l'amico decide che è ora di cambiare pagina.

Ritroviamo anche Payne, la sorella di Vishous, che vive annoiata nell'ormai quasi deserta Altra Parte, dove restano poche Elette ed una Vergine Scribba sempre meno luminosa. Payne vorrebbe liberarsi dal suo destino e poter decidere della sua vita, ma la Madre non le da possibilità di fuga. Unico svago sono gli appuntamenti con Wrath, che continuano con una certa violenza, fino al precipitare della situazione, in maniera assolutamente drammatica, gettando le basi per il prossimo volume. Questo è l'unico filone che resta effettivamente aperto.

Dall'altro lato, con un tuffo nel passato, ritroviamo Darius e Thorment con ruoli capovolti rispetto al presente. Se adesso in qualche modo, Thor ricopre il ruolo di figura paterna nei confronti di John, in passato è Darius (ovvero John nella sua vita precedente) che prende sotto la sua ala un giovane Thorment rifiutato dal suo stesso sangue. Le loro vicende seguono un filone qualsi investigativo, in quanto sono stati mandati dal vecchio re, ovvero Wrath il Grande, sulle tracce della figlia di un aristocratico che è stata rapita. Le indagini porteranno alla scoperta di una violenza subita ad opera di un symphath con un'inaspettata gravidanza della giovane ed il rifiuto della solita glymera, che mai si smentisce. Pian piano che si prosegue nella storia, ci rendiamo conto del vincolo con le vicende presenti, fino al momento in cui un Thor adulto consegna a Xhex l'abito per il suo matrimonio, svelandoci lo stretto legame che li unisce.

Se le varie vicende, che si ricollegano perfettamente sul finale, ci presentano personaggi che conosciamo ormai da diversi volumi, un altro nucleo nuovo è quello che si svolge in contemporanea agli eventi di Caldwell, ovvero quello di Charleston, nella Carolina Del Sud. Era tra tutti quello che mi lasciava più interrogativi, in quanto sembrava completamente slegato dalla trama, almeno fino al finale, dove una sopresa Xhex ci svelerà il mistero. Ci troviamo alle prese con una truppe televisiva (un produttore cinico, una conduttrice avvenente ed un cameraman sempre strafatto) che arrivano in un'elegante dimora diventata un bed and breakfast dove si racconta viva il fantasma di un soldato della Guerra Civile, un tal Eliahu Rathboone. Man mano che ci addentriamo nella trama, conosciamo i vari personaggi, con una conduttrice meno oca di quanto ipotizzato dal produttore, e questi meno cinico di quanto dimostrato. L'unico che rimane uguale al principio, ovvero strafatto, è il cameraman che comunque vediamo alquanto poco. Pian piano cominciamo a sospettare che il fantasma, più che fantasma, deve essere un vampiro, per via del modo in cui ci viene descritto, ma sarà, come anticipato, solo sul finale che scopriremo la sua identità.

I fratelli ricompaiono come spalle di John e di Xhex nella guerra intrapresa contro Lash. Le shellan invece sono più defilate, tranne Jane e Ehlena che per forza di cose sono sulla scena con le loro abilità piuttosto spesso.

Nel complesso il romanzo mi ha convinto, amando John come l'ho sempre amato. Qhuinn e Blay mi hanno conquistato come non mai e ho trovato interessante il finale di Payne. Non riesco però ad annoverare la storia tra John e Xhex tra quelle mie preferite, per un semplice gusto personale, in quanto Xhex non mi permette di entrare troppo in sintonia con lei, troppo chiusa nei suoi problemi e nei suoi traumi (anche troppi a mio parere per permetterci di focalizzare l'attenzione ed entrare in empatia con lei). Certo resta la bellezza della cerimonia, del finale commovente, quando tutti i fili si ricongiungono ed assistiamo ad una nuova unione questa volta celebrata dal nostro Re. Sono curiosa sulla storia di Payne.


VOTO: 8/10






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