lunedì 13 gennaio 2014

IL BACIO DELL'ANGELO CADUTO di Becca Fitzpatrick (SERIE HUSH HUSH VOL.I)



IL BACIO DELL'ANGELO CADUTO è stata una felice scoperto sulla scia di FALLEN che mi aveva lasciato molte amarezze. Leggendo qualche recensione in giro, alcuni indicavano in HUSH HUSH (titolo originale del volume) il vero prototipo di angelo caduto per via di un personaggio come Patch Cipriano che, oltre al fascino, si presenta fin dalle prime battute come un vero "bad boy".

La storia segue il punto di vista di Nora Grey, una ragazza intelligente ed intraprendente, assennata, ma determinata che durante un corso estivo di recupero incontra un misterioso ragazzo, Patch Cipriano, da cui si sente stranamente attratta, anche se Patch è quanto mai pericoloso e ritrovarsi al suo fianco finisce per trascinarla in una storia molto più grande di lei.

La storia è ben scritta. Lo stile non è eccezionale, ma è decisamente buono, brillante in alcuni punti, credibile e maturo. Ci danno una versione della storia degli angeli caduti molto più credibile di quella di FALLEN dove Daniel Grigori è un angelo caduto, ma non ha quell'aria da cattivo che invece è propria di Patch Cipriano e che giustifica la sua natura di caduto.
Gli angeli che furono vinti da istinti più bassi perserlo le loro ali e finirono sulla terra.
Patch è pericoloso, a tratti terribile e sicuramente pieno di fascino. La sua ambiguità emerge in vari punti, fino a quando Nora non scoprirà la verità su di lui e su quello che le sta succedendo.

Mi  è piaciuta anche Nora, con la sua aria naturale e assennata. La fatica che fa ad accettare la scoperta della vera natura di Patch è giusta e logica. Adorabile anche Vee, l'amica frizzante e piena di intraprendenza che affianca Nora. Molte volte è lei che come un tornado si abbatte su Nora e la trascina in situazioni quanto mai pericolose. Basti pensare anche al finale.
In generale ho amato tutti i vari personaggi, ben disegnati.
In FALLEN non avevo sopportato la trasformazione generale dei vari personaggi che si svelano tutti angeli caduti.
Qui alla fine Miss Greene era abbastanza chiara e Jules doveva per forza spiegarci quelle pagine iniziali.
Emozionante anche tutta la parte finale, con Nora che si sacrifica decisa a donare a Patch quello che desidera e lui, per amore di lei, finisce per accettare un ruolo che voleva rifiutare.
Entrambi si sacrificano per amore.
Mi è piaciuto anche il fatto che c'è una conclusione e non ci rimanda obbligatoriamente ad un prossimo volume. Adorabile la scena di Patch che bussa a casa di Nora per incontrarla.

VOTO: 8/10

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

 PATCH - Che cosa fai domenica sera?
NORA - Mi stai invitando ad uscire?
PATCH - Stai diventando presuntuosa. Mi piace, Angelo!
[...]
NORA: - Aspetta! Mi hai chiamato Angelo?
PATCH: - E se l'ho fatto?
NORA: - Non mi piace!
PATCH: -Allora l'ho fatto...Angelo

(---)


- Quello si che era un urlo!
- La mia cintura...Ho creduto...
- Che hai creduto?
- Ho creduto di cadere...di morire!
- Penso che quello sia il punto. L'ARCANGELO...Ovvero un angelo di alto rango. Quanto più sei in alto, maggiore è la caduta!"
(---)


"Sputare sentenze è il tuo terzo difetto. E il secondo? dissi in preda a una rabbia gelida. Chi era




questo tizio? A che razza di gioco malato stava giocando? Non ti fidi di nessuno. No, aspetta, mi spiego meglio. Ti


fidi, ma solo delle persone sbagliate. E il primo? Tieni la vita al guinzaglio. E questo che vorrebbe dire? Hai paura di quello che non puoi controllare.


Mi si rizzarono i capelli sulla nuca e la temperatura della stanza


sembrò precipitare."
(---)

Guardai in basso, ignorando le vertigini. Patch giaceva sul pavimento della palestra, lontanissimo, immobile. E in quel momento, all’improvviso, avrei dato qualsiasi cosa per poter tornare indietro nel tempo e rivivere ogni momento con lui. Ancora un sorriso segreto, ancora una risata insieme. Ancora un bacio. Trovare Patch era stato come trovare qualcuno che non sapevo di cercare. Era entrato nella mia vita troppo tardi, se n’era andato troppo presto. Ricordai che mi aveva detto di aver rinunciato a tutto per me. Era vero, l’aveva appena fatto. Aveva rinunciato al suo corpo perché io potessi vivere. Barcollai, e per una frazione di secondo persi l’equilibrio.


La risata di Jules si trasformò in un sussurro gelido. — Non fa differenza per me, spararti o lasciarti cadere. Morirai in ogni caso.


— Fa differenza invece –. La mia voce era bassa, ma sicura. — Tu ed io abbiamo lo stesso sangue –. Sollevai la mano, mostrando la voglia che avevo dalla nascita. — Io sono la tua discendenza. Se sacrifico il mio sangue, Patch diventerà uomo e tu morirai.


Le lacrime mi pungevano gli occhi. Smisi di pensare e mi lasciai cadere...


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