RISCATTO (nell'edizione Rizzoli) è il settimo volume della famosissima saga LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO, che ha conquistato legioni di estimatrici in giro per il mondo, con blog e forum dedicati ai suoi personaggi e al suo mondo. E che di mondo si tratta è ormai un dato di fatto, basti pensare a questo libro che non solo ci regala le vicende sentimentali di Rehvenge, a cui siamo stati pian piano preparati, ma ci offre tutti i fratelli quanto mai presenti con un ritorno in primo piano anche del nostro indimenticabile Wrath.
Rehvenge è un mezzosangue, frutto della violenza di una Eletta da parte di un Symphath. E' un mangiatore di peccati, ma allo stesso tempo un vampiro. La sua natura ambigua lo ha sempre in qualche modo presentato come in bilico tra il mondo aristocratico della Glymera vampiresca e lo squallore più assoluto della perdizione. Eppure Rehvenge lotta contro la sua stessa natura e la dopamina con cui si riempie le vene serve a tenere sotto controllo i suoi lati più oscuri. Ehlena è la donna che entra nella sua vita per purificarlo. Anche se è un'aristocratica decaduta, alle prese con una vita quanto mai difficile, Ehlena ripresenta quell'eleganza e quella gentilezza d'animo da cui Rehvenge, pur essendo un paria, si sente attratto ed indegno. Anche Marissa lo aveva in qualche modo tentato per la sua grazia e la sua eleganza. Ehlena riesce invece ad abbattere tutte le sue difese, le sue reticenze, conquistando il cuore di colui che è, senza che lei lo sappia, il Signore Della Droga, il proprietario di luoghi come lo ZeroSum. Se da un lato Rehvenge cerca di nasconderle la sua vera natura, le sue azioni non sono guidate spesso da malvagità, ma solo dal desiderio di aiutare una madre venerata ed amata, ed una sorella che ha protetto fin da quando è venuta al mondo. Anche il suo rapporto con Xhex, Trez e iAm si avvicina molto a quello di un nucleo familiare, dove la lealtà conta più di qualsiasi altro valore. La sua storia con Ehlena mi ha convinta sicuramente molto di più di quella tra Phury e Cormia, ma RISCATTO merita una lode anche per tutti gli altri personaggi.
Wrath, il Re cieco, torna nuovamente sulla scena con la sua adorabile Beth. In un primo momento scopriamo che il sovrano, andando contro la tradizione e le leggi, continua a combattere all'insaputa di tutti. La rivelazione creerà un attrito tra lui e Beth, non tanto per il timore di perderlo, ma per la mancanza di fiducia da lui dimostrata nei confronti della sua shellan. Ai tormenti di Wrath si aggiungerà anche l'aggravarsi della sua malattia agli occhi che porterà ad una svolta nella sua vita e negli eventi. Innegabile il fatto che abbia adorato tutte le parti a lui dedicate e anche l'arrivo nella sua vita del pacifico George.
Terzo nucleo del romanzo è formato da Thor, John e Xhex. Adoro questi tre (ma sarebbe difficile trovare qualcuno che non amo in questi romanzi), e ammetto che John è tra i miei preferiti. Nella parte iniziale del romanzo John combatte ancora nella speranza di conquistare l'attenzione di Thor, speranzoso che lui possa in qualche modo decidere di riprendere a vivere. Ma il solco che il dolore ha scavato diventa sempre più profondo e dopo il rifiuto da parte di Xhex (che gli concede sesso, ma non intimità come forma di gratitudine al suo silenzio), John si perde in una sofferenza straziante che mi ha toccato il cuore. Quando Thor scompare e John si spezza, incapace di affrontare una nuova perdita, la Ward è riuscita a tenere in pugno il mio lato emotivo ed il mio cervello nello stesso momento. John si allontana da Thor, da Xhex e da tutti i fratelli dicendosi di essere sempre stato solo, di non aver mai avuto nessuno accanto a lui ad aiutarlo a superare i momenti difficili. Da qui la svolta, ed il precipitare in uno stato di disperazione perpetua. Xhex, resasi conto del male fattogli, cerca un contatto con lui, ma sembra essere troppo tardi, fino alla scena finale, nella colonia del nord dove tutti i fratelli, insieme a Xhex e Ehlena, corrono per liberare Rehvenge.
Finale aperto per John e Xhex, protagonisti del tanto atteso ottavo volume. Nel complesso, romanzo intenso, pieno di personaggi, di battute, di emozioni. Una Ward al meglio di sè.
VOTO: 8/10
Nessun commento:
Posta un commento