Poppy è, tra le simpatiche sorelle Hathaway, quella che sembra più propensa ad una vita tranquilla al fianco di un uomo gentile ed affabile. Tra tutte, malgrado la sua intelligenza frutto di un ambiente sempre altamente stimolante, è quella che rientrerebbe meglio nei salotti aristocratici della Londra vittoriana...Resta il fatto che la sua famiglia è sicuramente definita "eccentrica" con due rom come capo famiglia, un fratello piuttosto chiacchierato e situazioni sicuramente poco convenzionali.
Malgrado ciò la ragazza, dopo varie stagioni, finalmente sembra aver conquistato l'amore adatto a lei: il dolce e pacato Michael Bayning, un aristocratico gentile che però non si contrapporrebbe mai con il potente padre.
C'è una parte nel romanzo in cui Bea cerca di spiegare alla sorella come lei relazioni ogni persona che incontra ad un animale, in quanto ritienga che tutto sommato gli uomini sono istinto animale e quindi in natura sono ben rappresentati.
Amelia dunque è una GALLINA nel senso buono del termine, ovvero una chioccia che cerca di proteggere la famiglia.
Cam è una volpe, furba e attenta, abile nel manovrare le situazioni.
Win è un CIGNO, elegante e bellissimo.
Merripen è un CAVALLO, nobile e libero.
Poppy invece viene vista dalla sorella come un CONIGLIO simpatico e dolce, adatto soprattutto alla vita di coppia.
Peccato non sapere come inquadrare Michael, ma subito sappiamo che il vero protagonista /antagonista è in realtà il potente Henry Rutledge, il proprietario dell'hotel già comparso negli altri volumi, e che qui ci viene descritto come un GATTO.
Poppy si sente attratta da lui ed il sentimento è reciproco, ma il suo cuore "domestico" sente di poter amare solo Michael che invece viene allontanato da lei dal potente padre. Certo il ragazzo non ci fa una bella figura perchè smette di lottare proprio al principio della battaglia.
Poppy ha il cuore distrutto e Henry è pronto a fare il primo passo. Scopriamo, sorprendentemente, che esiste un legame tra lui e la nostra Catherine Marks, che continua a brillare per il suo astio assoluto nei confronti di Leo e che sembra gettare le premesse per un interessante prossimo volume.
Questo volume mi sembrava essere partita in sordina rispetto agli altri, forse perchè in questi ultimi il protagonista maschile era già noto e le vicende in qualche modo si snodavano con una dinamica preparata a puntino.
Qui incontriamo Poppy che in precedenza era stata indicata come la sorella dolce e comprensiva che affianca Amelia. Niente di insolito e strano nel suo comportamento come con Beatrix, nessuna bellezza sfolgorante e fragile come Win, nessuna testardaggine come Amelia e nessuna inclinazione alla decadenza come Leo. Sembra un'anima tranquilla ed anche il suo amore per Michael Bayning è in qualche modo senza scossoni, senza passione.
Ad agitare le acque arriva il nostro eroe/villano, Hanry Rutlegde che decide che la sposerà contro vento e maree, anche se lei ama un altro. E se nella sua presentazione alla ragazza sostiene di essere più adatto al ruolo del cattivo che del principe in una favola, una ragione ci sarà e Poppy lo scopre proprio il giorno delle nozze.
Harry in realtà è un altro personaggi in pena, con un passato alquanto tormentato, un padre assente, una madre fuggita via.
Non vuole l'amore e quando Poppy, il giorno delle nozze, pur decidendo di sposarlo comunque, gli dichiara apertamente che non lo amerà mai, lui sostiene che non vuole l'amore, essere amato dagli altri.
Ma la dolce Poppy in qualche modo sembra essere in grado di penetrare oltre il muro che separa Hanry del resto del mondo.
Trovo interessante le dinamiche che si stanno creando, il modo in cui la famiglia Hathaway si sia stretta intorno a Poppy proteggendolo senza interferire nelle sue decisioni.
La storia diventa piano piano sempre più avvincente e devo dire che adoro il modo in cui Lisa ci presenta l'interiorità di un personaggio come Harry, abituato alla solitudine, non educato all'amore, che cerca di tenere tutti distanti, anche la moglie da cui si sente travolgere.
Il suo interesse per lei è evidente, come quando rimane vittima di un piccolo incidente domestico. La gelosia spesso emerge, ma lui non riesce neanche a capire che cos'è quella strana amarezza.
Poppy si presenta piuttosto classica come protagonista: bella, decisa, dolce e solare. E' la sua famiglia singolare che ogni tanto ricompare che ci accende di curiosità e simpaticamente scopriamo che era stata inserite nel libro rosso del famoso hotel.
Nel complesso questo terzo volume della saga mantiene un certo interesse per le vicende della famiglia, anche se non è a mio parere tra i migliori. Tra tutte le sorelle Poppy non rientra tra le mie preferite. Da leggere, comunque, per quelli che amano la serie.
VOTO: 6/10
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
Fortunatamente in questioni di cuore le donne possono essere persuasi a preferire un uomo cattivo a quello buono.
***
- Non sono un cavaliere, - disse - né per nascita, né per carattere. Pochi uomini possono permettersi il lusso di essere onorati e cercare di essere se stessi con successo. Io non mento, ma rare volte dico quello che so. Non sono un uomo religioso né spirituale. Agisco nel mio solo interesse e non è nessun segreto. Nonostante ciò in un negozio non inganno e pago i miei debiti.
***
"In una favola," le aveva detto, "probabilmente sarei il cattivo."
***
Poppy era tutto il buono, impulso altruistico che lui non avrebbe mai avuto. Lei era ogni pensiero buono, gesto amoroso, momento felice che lui avrebbe mai conosciuto. Era ogni minuto di sonno tranquillo che a lui sempre sfuggiva. D'accordo con la legge dell'equilibrio universale, Poppy era stata messa nel mondo per compensare la presenza di Harry e le sue cattiverie. Questa era la ragione per cui, nello stesso modo in cui operano le forze magnetiche, Harry era terribilmente attratto da lei.
Fortunatamente in questioni di cuore le donne possono essere persuasi a preferire un uomo cattivo a quello buono.
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- Non sono un cavaliere, - disse - né per nascita, né per carattere. Pochi uomini possono permettersi il lusso di essere onorati e cercare di essere se stessi con successo. Io non mento, ma rare volte dico quello che so. Non sono un uomo religioso né spirituale. Agisco nel mio solo interesse e non è nessun segreto. Nonostante ciò in un negozio non inganno e pago i miei debiti.
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"In una favola," le aveva detto, "probabilmente sarei il cattivo."
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Poppy era tutto il buono, impulso altruistico che lui non avrebbe mai avuto. Lei era ogni pensiero buono, gesto amoroso, momento felice che lui avrebbe mai conosciuto. Era ogni minuto di sonno tranquillo che a lui sempre sfuggiva. D'accordo con la legge dell'equilibrio universale, Poppy era stata messa nel mondo per compensare la presenza di Harry e le sue cattiverie. Questa era la ragione per cui, nello stesso modo in cui operano le forze magnetiche, Harry era terribilmente attratto da lei.
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