martedì 28 gennaio 2014

RINASCITA di JR Ward (VOL. X)






Alla fine sono arrivata anche al decimo volume di questa saga. Non sono una grande stimatrice delle storie troppo lunghe, ma il pregio della Ward è quello di averci regalato romanzi completi che allo stesso tempo ci presentano i vari personaggi e ci inducono ad attendere con ansia un volume dedicato a loro.

Il protagonista di questa storia di rinascita è il fratello Thorment, incontrato fin dal primo volume, quando, felicemente sposato con Wellsie, prossimo alla paternità, si presentava come la spalla ferma e solida di Wrath, colui che, talmente innamorato della moglie, poteva tranquillamente essere mandato a casa di Beth senza avere timore che ci provasse. Molta acqua è passata sotto i ponti da allora. Abbiamo assistito al suo dolore assoluto per la morte della compagna, il suo ritorno in scena grazie a Lassiter, il rapporto con John faticosamente ricucito. Adesso tocca a lui ritrovare l'amore che lo possa riconciliare a tutti gli effetti con la vita.

Non pensavo che la femmina che era destinata a ricoprire questo ruolo fosse la famosa No'One, e la scoperta è stata assolutamente piacevole. Interessante l'idea di farci conoscere la donna nel libro dedicato a John, quando con un salto temporale ritroviamo Darius e Thor che ritrovano la figlia aristrocratica di una buona famiglia, rapida e violentata da un symphath che da poi alla luce Xhex. La sua ricomparsa nelle vesti della serva delle Elette, misteriosa creatura ricoperta sempre da una lunga tunica, sembrava un'altra forma di espiazione. Non era stata accolta nel Fado perché aveva attentato alla sua vita, ma il dolore patito non la rendevano adatta all'inferno. Ingenuo però aver pensato che le fosse stata restituita semplicemente la vita. Il suo In Mezzo in qualche modo è simile a quello di Lassiter e di Wellsie, elemento su cui verte tutto il decimo volume.

I miei sentimenti per questo romanzo sono contrastanti in quando ci sono delle parti che ho amato molto e cose che mi hanno fatto innervosire abbastanza. Il legame di Thor con Wellsie è emozionante, ma nel momento in cui Autumn si presenta come la protagonista ho sofferto della sua secondarietà nel cuore di Thorment. E' un tratto che nelle storie d'amore non mi piace quasi mai. E' giusto che lui ritrovi la voglia di continuare ad andare avanti senza Wellsie, ma non mi sembra giusto per Autumn, che mai ha avuto un amore tutto suo nella vita, avere qualcuno che sogna di ricongiungersi un giorno nel Fado con qualcun altro. Certo alla fine lei rappresenta l'altro amore della sua esistenza, che speriamo sia lunga e felice, ma questo elemento rende meno completa la loro storia, rispetto a coppie come Wrath e Beth, Rhage e Mary, Vishous e Jane e così via.

Come al solito la storia si divide in vari filoni. Da una parte abbiamo Thor che lotta per superare la perdita e allo stesso tempo per salvare Wellsie ed il loro bambino dalla terra de In Mezzo, ovvero il cristiano Purgagorio. In questo nucleo includiamo anche Autumn che riconquista una sua identità e perdona se stessa ed il suo passato, dandosi l'opportunità di essere felice con un uomo a suo fianco. Ma l'elemento più interessante resta a mio parere Lassiter, l'angelo. Questa creatura luminosa e allo stesso tempo pigra era partito come un personaggio che suo malgrado si è assunto il compito di vegliare su Thor. Adesso scopriamo che il suo In Mezzo è in realtà il regno della Confraternita. Deve aiutare Wellsie ed il suo bambino ad entrare nel Fado e Thor ad andare avanti. Il suo distacco e cinismo piano piano viene smorzato e si rende conto di partecipare con sentimento a tutti gli avvenimenti. La sua aria comica, la sua ossessione per i reality show, la televisione amaricana ed il cibo da fast food lo rendono un soggetto atipico e simpatico. Una presenza alla quale non si puà rinunciare. Per fortuna il finale ce lo restituisce in tutto il suo splendore, ormai parte integrante di questa calorosa famiglia di guerrieri e di shellan.

Altro nucleo narrativo è quello costituito da Xcor e la banda dei Bastardi. Tra tutti loro brillano per maggiore personalità soprattutto Xcor e Throe, che scopriamo essere stato un aristocratico che ha ceduto la sua libertà a Throe in cambio della morte dei torturatori dell'amata sorella, le cui ceneri sono l'oggetto di ricatto che Xcor usa contro di lui. Man mano che la storia va avanti ci rendiamo conto però che Xcor ha stabilito un rapporto molto più profondo con i suoi soldati di quello che pensava e le differenze tra lui ed il padre putativo, il Carneficie, appaiono sempre più evidenti soprattutto nel suo rapporto con Layla. La conoscenza da parte prima di Throe e poi di Xcor con un'attrazione immediata che i due provano per Layla, che sembra però corrispondere al secondo, gettano elementi per futuri romanzi, anche se la situazione si complica come il futuro della nostra Eletta. Xcor ricopre comunque il ruolo di antagonista in questo romanzo. Ormai i lessers sono solo un pericolo sbiadito in lontananza. Dopo la scomparsa di Lash, nel romanzo TU SEI MIO, ormai la Lessening Sociaty non sembra essere più in grado di contrapporre ai fratelli nemici degni di questo nome. Xcor ed i suoi bastardi sono i vari antagonisti, pronti a complottare e a tramare pur di far cadere Wrath. Innegabile che uno dei momenti più emozionanti di tutto il romanzo è quello dell'attentato a Wrath durante l'incontro con Assail. Il rischio di perdere il nostro Re Cieco ci regala momenti di altissima tensione.

Altro nucleo è quello di Qhuinn, Layla, Blay e Saxton. Proseguiamo questa complicata storia d'amore con un Qhuinn che sembra in realtà quasi bloccato in un'esistenza a cui si è condannato. I suoi meriti di soldato vengono riconosciuti da tutti quando contribuisce a salvare Wrath da Xcor, eppure la disperazione di non essere in grado di avere un amore tutto suo lo gettano tra le braccia di Layla. Nessuno dei due è innamorato. Lei si è persa in un invaghimento per il nemico che è qualcosa che dentro di lei condanna profondamente. Consci di essere soli ed infelici, di non avere qualcosa di proprio, decidono di dare alla luce un bambino. Scelta alquanto strana e discutibile. Mi chiedo a che cosa li porterà, visto che Layla è sicuramente interessata a Xcor e Qhuinn, dallo sguardo sincero per la prima volta che rivolge a Blay, sembra quasi volergli confessare tutti quei sentimenti che ha tenuto rinchiusi dentro di sè. Il prossimo romanzo è dedicato a loro e quindi vedremo che evolveranno i fatti.

E per finire l'ultimo filone narrativo, quello che ho decisamente odiato, è quello di Xhex e John. La mia mancanza di assoluto interesse non è tanto dipeso da John, che continuo ad adorare, ma da una Xhex che non riesco proprio a capire e con cui non entro in sintonia. La loro vicenda d'amore è stata anche appassionante, anche se non come le altre, ma questo strascico di rimpianto di lei di una vita più attiva che la porta ad allontanarsi da John, rivendicando i suoi spazi, proprio non l'ho digerita. Questa donna d'acciaio che per forza deve andare a combattere, anche se ha un marito che farebbe davvero una brutta fine se lei sparisse, non mi convince e ho faticato a proseguire quando compariva lei sulla scena. Quando interagiva con la madre, ho trovato Xhex anche carina, ma quando era alle prese con John, o quando se ne andava vagando per concludere la sua missione l'ho trovata di una noia mortale.

Nel complesso il libro è scorrevole, non bello come altri, ma accettabile, con momenti emozionanti, altri decisamente noiosi, ed una storia che comunque prosegue suscitando sempre un certo interesse.

VOTO: 7- 1/2



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