L'autrice è una scrittrice che ha il dono di convincermi nella sua
scrittura e quindi ho deciso di approfondire i suoi libri continuando
con questa saga.
Se il primo volume, UN AMORE PROIBITO, mi aveva
convinto pienamente, questo presenta, luci
ed ombre.
Mi piace molto il personaggio di Dylan Moore, il
compositore geniale, l'artista dal comportamente e temperamente
sregolato che non sembra trovare pace da quando una caduta da cavallo
sembra aver compromesso il suo udito e di conseguenza il suo talento.
Mi
piace anche la protagonista, Grace, malgrado sia bellissima ed io
preferisca il tipo bruttina che pian piano si score. Lei è stupenda, già
musa e moglie di un grande pittore Etienne Cheval, ed ora vedova
pentita della sua follia adolescenziale.
Ci sono però dei momenti in
cui la mia attenzione scema e penso che dipenda da Isabel, la figlia
francese di Dylan, comparsa all'improvviso con l'unico scopo narrativo
di permettere all'uomo di offrire a Grace un lavoro apparentemente
dignitoso, ovvero quello dell'istitutrice, anche se poi lo scopo è solo
quello di tenerla vicina.
Mentre si alternano così momenti con la
terribile Isabel a quelli in cui Grace interagisce con il padre, la mia
attenzione si alterna.
Mi piace la famiglia Tremore, Viola soprattutto, che rivediamo in diverse scene.
Finalmente conosciamo anche il suo terribile marito con cui continua ad evitarsi ormai da ben 8 anni.
E ricompare in una scena anche lo spettacolare Anthony, facendomi venire nostalgia per lui e Daphne.
Nel complesso il giudizio su questo volume è buono. Certo tra le vicende del Duca di
Tremore e quelle di Dylan, resto più soddisfatta con il primo, ma a
parte qualche lungaggine in definitiva ho trovato interessante anche la
storia di Dylan e di Grace.
Lei non rientra tra le protagoniste
tipiche per me, ma alla fine rientra nel suo ruolo e quando accetta
Dylan e quindi perde quella rigidità iniziale l'ho apprezzata
abbastanza.
Ho trovato noiosa la parte di Isabel, anche se con il
caratteraccio che si ritrova penso che sarebbe un'ottima protagonista.
Chissà che l'autrice non ci abbia fatto un pensierino.
Intanto ho
dato una sbirciata al terzo volume della saga e ho scoperto che le
vicende ci racconteranno il perchè il matrimonio Hammond, tanto
chiacchierato in questi primi due romanzi, è fallito pochi mesi dopo le
nozze.
Spero che per Viola ci sia un lieto fine degno del suo carattere.
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