martedì 14 gennaio 2014

ROAN di Jennifer Blake

Dopo IL PROFUMO DEL PARADISO, ero convinta chissà poi perchè che la Blake scrivesse solo romanzi d'epoca, invece ui, fin dalle prime pagine mi sono resa conto che ci trovavamo su un furgone, nel bel mezzo di un vero e proprio inseguimento. L'inizio della storia è sicuramente la parte migliore. L'autrice non ci prepara al movimento, ci butta direttamente nel cuore dell'azione ed il lettore subito ne resta affascinato.

La nostra protagonista, Tory, è stata sequestrata da due brutti ceffi, che hanno rapinato un negozio in una zona di periferia nel sud. Pensano di farla franca, ma sulla strada si imbattono nello sceriffo Roan Benedict, una vera e propria autorità nella piccola cittadina di Turn-Coupe.
Per un equivoco, l'uomo ritiene che Tory sia una complice della rapina ed in un'azione rapida finisce per spararle temendo di essere colpito da lei. Ho trovato davvero emozionante tutta la prima parte, con Roan che la spara e poi chiama l'ambulanza, il ricovero in ospedale, e poi il nuovo tentativo di sequestro.Quando Tory viene trasferita a casa dello sceriffo agli arresti domiciliari, il ritmo sembra rallentare bruscamente.

Ero partita con tante aspettative, proprio perchè l'inizio così dinamico ed interessante mi aveva indotto a credere di trovarmi davanti ad una storia nuova e particolare.
Invece dal momento in cui si trasferiscono a Dog Trot è come se tutto si impantanasse nel nulla e l'azione venisse meno.
Abbiamo solo Tory che vaga per la casa, si incontra ogni tanto con qualcuno che le racconta la bellissima storia dei Benedict e basta.
Persino la passione tra i due si risolve in un incontro breve e frettoloso in una macchina nel garage, senza essermi riuscito a trasmettere nulla di davvero intenso.
Il finale è quello della scoperta della ragazza ricca sotto falsa identità e dello sceriffo di provincia che pensa che lei non rinuncerà mai a tutto quello per trasferirsi da lui.
Nel complesso storia molto scontata.
Si salva solo per l'inizio.

VOTO: 5

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