domenica 18 aprile 2021

VIVER A VIDA - Prime impressioni (2-4)


In questo pomeriggio grigio che, pur essendo primavera, ancora non ci vuole concedere belle giornate, mi sono regalata un'altra manciata di puntate di questa serie brasiliana del 2009 e piano piano sto entrano nella vita dei vari personaggi.


 

Luciana è una ragazza viziata, allegra, ma piena di complessi che vive un'esistenza superficiale, sentendosi minacciata da chiunque svolga la sua stessa carriera. Ha concentrato tutte le sue frustrazioni su Helena, che è molto più famosa di lei e si muove nel mondo della monda da più tempo. Quando scopre che il padre Marcos, che si è separato da poco dalla madre, sta corteggiando proprio la sua rivela, non risparmia a nessuno dei due una scenata rumorosa.


 

In realtà al momento lei mi appare come una ragazzina apparentemente ricca e appagata, con un fidanzato serio, con cui sogna il futuro, ma presa dalle piccole banalità della vita, piuttosto che concentrata sul suo vero significato.


 

Helena è quella che sembra più matura, più donna, con un vissuto di peso. Nonostante il successo, cerca di affrontare le difficoltà con la sorella minore, Sandra, che è rimasta incinta di un brutto tipo, un tossico che ha rubato persino lei e che rischia di perdere il bambino. 


 

Ha avuto una storia sentimentale con un collega, André, finita qualche tempo prima e di cui, pian piano scopriamo particolari, come la rinuncia alla maternità in un momento critico della sua carriera, dove il suo manager, furioso per la scoperta, le ha fatto pressioni perché abortisse. Oggi la vediamo pentita e pronta a tutto pur di convincere la sorella a tenere il bambino.


 

La scena la domina sicuramente Helena, in questa prima parte di storia, con la sua bellezza, con la sua solidità, con le sue problematiche e con il corteggiamento di Marcos, l'uomo maturo, affascinante, seduttore, che sa come catturare l'attenzione di una donna e farla sognare. Basti pensare all'invito a cena che si trasforma in un momento romantico in cui lui la porta davanti al suo mega yacht, su cui Helena aveva sognato, e che le rivelerà essere il loro ristorante. Si capisce pienamente il perché la giovane cadrà facilmente nella rete dell'uomo.


 

Bellissimi i posti dove la storia è girata con Búzios, la città di origine di Helena, che spicca per la sua bellezza paesaggistica contrapponendosi alla caotica Rio, come luogo tranquillo da cui i personaggi partono. Sono solo agli inizi, ma la regia di Jayme Monjardim spicca come sempre.

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