ALEM DO TEMPO - Una tomba vuota (23-28)
A ben vedere la telenovela, dopo i primi momenti interessanti legati all'incontro e al rapido innamoramento dei due protagonisti, è scivolata in una fase di stallo, un limite notevole se si pensa che siamo nella fase iniziale, dove tutto dovrebbe essere più coinvolgente per suscitare una certa affezione da parte del pubblico.
Invece ci troviamo continuamente davanti ai ragionamenti di Emilia, che, rinchiusa nel convento con la figlia, si è convinta che Bernarado sia ancora vivo, di Melissa che si sposta da una stanza all'altra lamentandosi per la fine del suo fidanzamento, assistiamo a cene che permettendo ai personaggi di sfoggiare nuovi vestiti e a Melissa di deliziarci al piano. Nulla sembra davvero succedere.
Il problema è che l'interazione tra i due protagonisti è piuttosto limitata, in quanto Livia è convinta che lui sia una canaglia che si diverte a sedurre le povere ragazze, mentre continua a essere fidanzato con Melissa.
A smuovere leggermente la situazione, o almeno sono io a sperarlo, arriva Roberto, il fratello di Melissa. Il giovane è proprio tutto quello che Livia pensa che sia Felipe: un donnaiolo impenitente che appena la vede, pur essendo apparentemente una novizia che vive al convento, decide di sedurla in qualche modo.
Certo Livia non è per niente tentata e non gli da peso, ma il ragazzo tormenta Felipe raccontandogli tutti i particolari sulla donna che lui, risentito per la sua freddezza e per aver ritrattato, adesso tratta con distacco. La gelosia però emerge tutta dagli sguardi di fuoco che Felipe lancia e a cui nessuno ancora è riuscito a dare una spiegazione.
Se questo crea un movimento minimo, per il resto Emilia, spinta dal suo istinto e dai racconti della figlia, si convince che Bernardo è vivo e decide insieme alla sua amica e alla figlia di aprire la tomba nel bosco, dove per tanti anni lo ha pianto. Ad aiutarle arriva anche il misterioso cocchiere, che in realtà sa perfettamente dove si trova l'uomo.
La tomba si rivela vuota a conferma che Bernardo Castellini è ancora vivo, come nella più classica delle telenovelas. Quello che loro ignorano è che l'uomo si trova nel bosco, in un posto dove coltiva rose bellissime, con la memoria compromessa ed incapace di ricordare chi lui sia.
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