giovedì 2 luglio 2020

JOIA RARA - La miniera (158-160)


Avevo dei dubbi sull'esito del processo sullo sfruttamento dei bambini nella miniera di carbone. Ernest sembrava davvero pentito e nella sua confessione aveva trascinato anche la direttrice dell'orfanotrofio e Passos, suo complice e socio per tanti anni. Pur avendogli dato la possibilità di redimersi e di trovare l'amore accanto a Dalia, alla fine la giustizia fa il suo corso.


Durante il processo, Peteleco racconta le umiliazioni, le sofferenze inflitte ai bambini e il rapporto precario con i figli sembra precipitare drammaticamente. Certo l'intenzione di Ernest è quella di pagare per i suoi crimini, e quindi lascia a Franz la presidenza della fondazione.


Il giovane, invece di approfittare e di trasferirsi con Amélia e la sua famiglia nella grande casa, adesso vuota, decide di cederla a Iolanda e al suo progetto di un asilo pubblico per tutte le mamme lavoratrici, mentre pensa di trasformare la fabbrica in una cooperativa.


Ad ostacolare il suo scopo interviene Gertrude che ha richiesto legalmente la tutela dei beni di Manfred, include le azioni della società. Lo scontro ai vertici è inevitabile e alla fine gli altri soci si tirano fuori dicendo loro di vedersela in qualche modo da soli.


La premessa è che Manfred è stato arrestato grazie all'intervento di Amélia, che ha finto di voler fuggire con lui solo per assecondarlo e farlo catturare dalla polizia. L'incredibile però è la continua fuga che l'uomo mette in atto per fuggire da tutti i posti dove lo rinchiudono, in maniera quasi caricaturale.


Fugge dal carcere per correre al processo, dove rivela di essere stato anche lui un bambino sfruttato della miniera. Viene riacciuffato e imprigionato, trasferito in un centro psichiatrico, ma anche da lì fugge, rendendo ridicola la polizia brasiliana. Questa è innegabilmente una forzatura della trama, piegata alle esigenze di un certo numero di puntate.


Adesso con Manfred deciso a vendicarsi di Franz, penso che le ultime battute saranno dedicate a Pérola e a un probabile rapimento, con cui si concludono tutte queste storie quando coinvolgono la presenza di un bambino, figuriamoci di una così speciale come la reincarnazione di Rimpoché.


Nel complesso la storia non è male, ma ci sono molti elementi che si sarebbero potuti evitare.

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