JOIA RARA - La scelta dell'amore (161-165)
E alla fine il messaggio profondo della telenovela, vincitrice di un Emmy nel 2014, è quello racchiuso nel discorso che una Pérola, ultraottantenne, terrà durante la conferenza sulla pace. L'amore è una scelta individuale che ogni persona deve fare, una perla preziosa, l'uno vero Gioello Raro che ogni essere umano custodisce dentro di sé.
Le ultime battute per quanto riguarda la storia negli anni quaranta ci mostrano la risoluzione felice di molte storie. Le due soubrette sempre rivali (Aurora e Lola) alla fine partoriscono lo stesso giorno e di fronte al miracolo della vita finiscono per confessare ai rispettivi compagni la loro paternità, negata fino a quel momento.
Iolanda e Mundo, che scoprono di non poter avere bambini, adottano un piccolo dell'asilo di Iolanda, rimasto senza madre, mentre la donna decide di entrare in politica per sostenere tutte le altre donne, sostenuta dal marito.
Infiniti parti portano ad arricchire il mondo di numerosi bambini e Silvia e Viktor trionfano nei loro rispettivi lavori. Manfred è la spina nel fianco della polizia, fino a quando non decide di rapire la piccola Pérola, convinto che sia sua figlia e l'unica persona che lo abbia mai amato.
Il rapimento getta nella disperazione i suoi genitori e ovviamente Ernest Hauser che, per problemi di salute, era stato rimesso in libertà e si era ricongiunto con Dalia, che aspetta un bambino da lui. L'inutilità delle forze dell'ordine si dimostra anche in questo caso, con i mesi che passano e loro che non riescono a trovare i due, nascosti tra i boschi nei dintorni della capitale.
Pérola si ammala e Manfred chiede alla madre di portare lì un medico. Sarà proprio seguendo le tracce del dottore che raggiungeranno il suo rifugio con la grande scena finale. Manfred riesce con un sotterfugio a sottrarre la piccola Pérola, abbandonandola in un capanno, ma quando la polizia lo raggiunge, durante la colluttazione, parte un colpo che ferisce Ernest, buttatosi in avanti per salvare l'uomo, e Manfred.
Questi morirà felice tra le braccia del mancato padre, mentre Ernest avrà il tempo di salutare la sua famiglia e di ottenere la confessione di Gertrude, in cui gli rivela di essere stata lei ad aver ucciso Catalina, sua moglie.
Il tempo passa e la vita prosegue, portando gioie, trionfi e soprattutto amore. La storia nel complesso non è male, porta anche un messaggio profondo e significativo, gli attori sono bravi e la storia d'amore tra i due protagonisti è solida e determinata.
Tra le pecche inserirei un eccessivo prolungamento, certe ingenuità della trama, adattata alle esigenze di durata, e un cattivo, che, come al solito, ad un certo punto perde la lucidità e finisce per impazzire, costante che spesso giustifica certe soluzioni piuttosto estreme. Per il resto è una storia delicata e profonda.
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