La vita è fatto di arrivi e di partenze, di perdite e di conquiste, di dolori e gioie. Isabel e Laura attraversano le varie fasi, stringendosi l'una all'altra in un'amicizia destinata a segnare la loro esistenza per sempre.
Quando Isabel era sul punto di accogliere l'arrivo del suo bambino, che avrebbe voluto chiamare Alfonso, come suo padre, il piano malefico di Constancia annulla la sua gioia. La donna chiamata per assisterla nel parto, complice della baronessa, le consegna un bambino morto, il cosiddetto anjinho (angioletto), recuperato in qualche altra casa disperata, consegnando invece il figlio nelle braccia della baronessa.
E qui avviene il cambiamento nella donna, che era decisa a sbarazzarsi del bambino, ma la consapevolezza che in realtà si tratta del proprio sangue, finisce per ammorbidirla e dopo avergli dato il nome di Elias, trova, grazie a Berenice, una donna che possa prendersi cura di lui, con il compito di farglielo vedere una volta al mese.
La sorella di Berenice si trasferisce al morro, dove si trova anche Isabel, anche se solo di passaggio, devastata dal dolore per la perdita. Ma la ragazza è una donna forte e, nonostante la sofferenza, decide subito di ritornare in città e di stare accanto a Laura, che a sua volta sta vivendo una nuova partenza.
Edgar, infatti, ricevuta la conferma da parte di Catalina che la bambina, Melissa, è sua figlia, decide di partire per il Portogallo, anche se Laura lo supplica di rimanere o di portarla con sé. Edgar però vuole risolvere tutto da solo e i due si separano al porto, tra tensione e amore.
Peccato che subito dopo Laura si senta male e scopra di aspettare un bambino. Isabel si trasferisce da lei, per starle accanto, ma le sue condizioni sono molto complicate e alla fine il padre le consiglia di trasferirsi dalla madre, perché non potrà muoversi dal letto. La sua sofferenza e il silenzio di Edgar pesano sul suo cuore e sulla sua salute.
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