mercoledì 14 ottobre 2020

CHIEDI ALLA POLVERE di John Fante


Oggi vi parlo di un libro letto molti anni fa, che però mi è rimasto profondamente nella memoria per la sua prosa, lo stile dello scrittore, commovente e toccante, che riuscì in qualche modo a conquistarmi, malgrado provassi una sincera avversione sia per il protagonista maschile, Arturo Bandini, giovane aspirante scrittore, cattolico, sognatore, arrogante, a tratti sprezzante, che cerca di amare, ma non ne risulta capace, sia per l'eroina dei suoi sogni romantici, Camilla Lopez, una cameriera messicana, che è innamorata del pianista Sammy, e che gioca con i sentimenti di Arturo, facendo a pezzi il suo cuore.

 


Il romanzo si chiama CHIEDI ALLA POLVERE, di John Fante, del 1939, ambientato nella California durante il periodo della Grande depressione. È uno dei romanzi più famosi di Fante, e fa parte del ciclo autobiografico incentrato sul personaggio di Arturo Bandini.

 


Se i due protagonisti non conquistarono la mia simpatia, pur essendo delineati benissimo, quello che mi affascinò fu lo stile di Fante, con una prosa leggera, pulita e veloce, in cui si coglie spesso una velata ironia, ma ci sono anche tratti in cui il suo stile diventa musicale, poetico, con frasi che sembrano quasi cercare il suono dolce della parola.

 


“Quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso. Quelli che riescono a estirparti dal tuo habitat e dal tuo viaggio, e ti trapiantano in un altro ecosistema, riuscendo a tenerti in vita in quella giungla che non conosci e dove certamente moriresti se non fosse che loro sono lì e ti insegnano i passi i gesti e le parole: e tu, contro ogni previsione, sei in grado di ripeterli.”

 


Da questo romanzo è stato tratto nel 2006 un film con Colin Farrell e Salma Hayek!

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