venerdì 16 aprile 2021

IL RICHIAMO DELLA FORESTA di Jack London


Tra i romanzi della letteratura americana, che hanno varcato il confine del loro paese raggiungendo lettori di ogni angolo del mondo, sicuramente c'è da ricordare IL RICHIAMO DELLA FORESTA,  breve romanzo d'avventura scritto da Jack London, scrittore statunitense e pubblicato nel 1904.


 

La storia inizia in California, nella Valle di Santa Clara, nel 1897, dove il cane Buck,  un meticcio, frutto di un incrocio tra un sanbernardo e un pastore scozzese, vive nella grande villa di un magistrato, il giudice Miller. Il suo destino cambierà drasticamente con l'inizio della "corsa all'oro del Klondike", che porterà alla richiesta di cani da slitta, per potersi muovere su un simile territorio. Buck verrà venduto, alle spalle dei Miller, dal loro giardiniere e finirà nelle mani di un brutale trafficante che lo affiderà a un crudele addestratore.



Buck sarà costretto a diventare un cane da slitta, dove a comandare è un husky,  Spitz, con cui si scontrerà diverse volte, fino a prendere il sopravvento su di lui e a trasformarsi nel capo della muta. Cambierà diversi padrone, finendo sempre per essere maltrattato, fino a quando non sarà salvato da John Thornton, un cercatore d'oro, che questa volta diventerà un suo caro amico e che Buck salverà più volte da situazioni pericolose. Gli permetterà infatti anche di vincere una somma di denaro che poi permetterà a Thorton di recarsi a est, alla ricerca di una miniera abbandonata, ai margini di una foresta.


 


Sarà proprio qui che  Buck comincerà a sentire «il richiamo della foresta», avendo a che fare con alcuni lupi, di cui poi diventerà il capo, soprattutto dopo che Thornton e i suoi saranno ucciso dagli indiani. Buck, furioso e addolorato, si vendicherà uccidendone molti. Poi il richiamo della foresta, lo porterà ad abbandonare gli umani per vivere con i lupi selvaggi, anche se ogni anni Buck ritorna  al suo accampamento dove sono morti Thornton, Hans e Pete per piangerli. 



Il Richiamo della Foresta è un romanzo che unisce allegoria, parabola e favola, dove appare evidente, durante la lettura del libro che London ha scelto di fare dei cani i protagonisti della storia, pur rivestendoli di tratti tipicamente umani, illustrando una lotta che ogni essere umano vive dentro di sé, quella tra gli istinti e la civiltà, in un contesto in cui si esalta la natura in maniera sublime. 

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