GUERRE IMMINENTI - Stagione 5 - Episodio 1
Il primo episodio della quinta stagione suscita in me un quesito. Esiste un vero eroe in questa storia? Nel senso di "cavaliere medievale" che combatte il male per far trionfare il bene? Non sono un'esperta della saga. I romanzi non li ho letti e sto conoscendo la storia seguendo i vari episodi della serie televisiva ed onestamente ho colto una certa morale traballante legata alla lotta di potere.
Se c'erano dei puri e dei nobili, in qualche modo erano gli Stark che stanno però attraversando intemperie e difficoltà incredibili che inducono a credere quasi ad una punizione degli dei. Sembra che debbano imparare l'arte del compromesso e solo così potranno governare.
Ma a parte queste mie divagazioni, mentre tutti eccitati e felici gli uomini di Stannis Baratheon, il legittimo aspirante al trono, guardavano bruciare tra le fiamme, vivo, Mance Rayder, il Re dei Bruti, mi chiedevo chi si potesse davvero definire bruto. Se il loro era un tentativo di spezzare la volontà dell'uomo, che si era rifiutato di inchinarsi e riconosce l'autorità di Stannis, negli occhi dei superstiti si coglieva un certo orgoglio per un uomo che non era piegato. Ed in questo conflitto evidente, arriva la freccia di Jon Snow a dare una morte dignitosa, privando tutti gli spettatori del loro sadico spettacolo.
Quindi scelgo definitivamente Jon Snow come eroe di questa storia e gli auguro di avere una vita più lunga di quella del compianto Robb Stark, ma dopo un'azione simile la vedo dura per il nostro eroe.
Nel frattempo, oltre il Mare Stretto, Daenerys sta attraversando un momento di difficoltà, in quando le richieste di alcuni suoi sudditi sono per lei inaccettabili, mentre priva dei consigli di Ser Jorah Mormont, al suo fianco troviamo il fascinoso Daario, che ha però una visione del mondo troppo avventuriera per convincermi. Anche se alla Regina non dispiace la sua compagnia, mi appare piuttosto solitaria nell'affrontare anche la gestione dei due draghi da lei rinchiusi nel tempio per la loro pericolosità.
Mentre Drogon è ancora irreperibile, perso chissà dove, gli altri due l'accolgono con astio, dopo essere stati tenuti in isolamento e la donna si rende conto che non riesce più a controllarli, il che rende anche il suo potere piuttosto debole. Una Madre dei Draghi che non può controllarli è praticamente innocua.
Mi ha emozionato l'arrivo a Pentos di Varys e Tyrion. Quest'ultimo è distrutto dal tradimento di Shae, dall'omicidio del padre, da lui commesso, e sembra desideroso di affogare i suoi dispiaceri nell'alcool. Varys però ha un piano ben preciso e gli confessa la sua intenzione di andare a cercare Daenerys Targaryen per vedere se è lei davvero il Sovrano illuminato che possa riprendersi la Terra dei Sette Regni e governare giustamente.
Tyrion è tra i miei preferiti, come Daenerys, e non nego che l'idea di un loro incontro, dopo tante vicissitudini, mi emozioni. Tyrion non sembra ancora convinto, ma acconsente comunque ad unirsi a Varys nel suo viaggio. Siamo solo al principio e anche per questa stagione gli eventi potrebbero essere imprevedibili.
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