IL LEONE E LA ROSA - Stagione 4 - Episodio 2
E alla fine chi di spada ferisce, di spada perisce! Aspettavo cinicamente questo momento ormai dalla prima stagione, in quanto il folle Re Joffrey era davvero il peggiore e la sua follia era cresciuta episodio dopo episodio, ma onestamente non mi aspettavo che il grande momento arrivasse proprio ora, ad un banchetto di nozze, come ad un banchetto di nozze se n'era andato il Re del Nord. Quelle note de LE PIOGGE DI CASTAMERE scandiscono un altro grande momento di questa serie.
Le storie dei vari personaggi sono in qualche modo oscurate dal banchetto finale. Non vediamo Arya e non sappiamo nulla di Jon, ma recuperiamo Theon Greyjoy che, ormai seviziato da Ramsey, si è lasciato completamente controllare e ha accettato anche di farsi cambiare nome e chiamarsi Reek (putrido). Intanto arriva da Ramsey il padre, Lord Roose Bolton che ha avuto da Joffrey il controllo del Nord, ma le terre all'estremo del regno non riconosceranno mai il controllo di qualcun altro che non sia uno Stark e Ramsey fa confessare a Theon la verità sulla fine di Bram e Rickon, ovvero che i due ragazzi non sono morti.
Consapevole che questi, come Jon Snow che ha sangue degli Stark nelle vene, costituiscono un problema per il controllo del nord, Lord Bolton ordina che vengano rintracciati ed uccisi. Tempo questa caccia ai lupi, dopo la morte di Ned, di Robb e di Catelyn. Mi auguro che nessuno di loro cada.
Intanto, se non vediamo Jon, né Rickon, ritroviamo Bran oltre la Barriera. Il ragazzo si sente attratto da un misterioso albero Diga, che gli provoca delle strane visione, come quella del corvo con tre occhi, suo padre Ned, e dei draghi che volano su Approdo del Re. Quello che ad altri non sembra significare molto, dice tanto al ragazzo, che dichiara di sapere dove andare.
Ma il grande finale è tutto concentrato ad Approdo del Re, dove il folle Re Joffrey convola a giuste nozze con Margaery. Prima bisogna dire che Tyrion, spezzando il cuore di Shae, le ha ordinato di andarsene via e l'ha fatta salire su una nave perché attraversi il Mare Stretto. L'ha fatto per metterla al sicuro da possibili vendette di corte, ma lei non voleva lasciarlo andare.
Tutto il banchetto è un suplizio di umiliazioni di chiunque sia presente, compresa Sansa che cerca di mantenere dentro di sé rabbia e dolore, verso l'ennesima derisione della morto del fratello e della sua famiglia. Ad essere umiliato è anche Tyrion, beffeggiato dal nipote nel silenzio più totale della famiglia, mentre pian piano emergono varie situazioni: Jaime che minaccia Loras per le nozze con Cersei, quest'ultima che smaschera i sentimenti di Brienne per suo fratello.
Joffrey, desideroso di provocare Tyrion davanti agli occhi del paese, gli ordina di servirlo come coppiere, in uno scontro di potere dove inutilmente la sua giovane moglie cerca di fare da paciere. Ironico a questo punto il commento di Lady Olenna a Sansa sulla barbara uccisione di Robb e sul fatto che atroce sia stata la sua esecuzione durante un matrimonio.
A conclusione dei festeggiamenti, quando arriva la torta e Tyrion vorrebbe ritirarsi con Sansa, Joffrey li ferma, ma poco dopo si sente male, avvelenato dal vino, davanti agli occhi sconvolti di tutti, con il giullare che di soppiatto si avvicina a Sansa dicendole che devono fuggire. Prima di morire, Joffrey ha il tempo di compiere l'ultima barbarità, indicando lo zio come responsabile della sua morte. Altre disgrazie seguiranno, ma il Re Folle se n'è andato e per un momento ad Approdo del Re si tirerà un respiro di sollievo.
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