LA FUGA - Stagione 4 - Episodio 3
La verità è che la storia prosegue con una logica che dovrebbe portare al trono Daenerys Targaryen. Non so se sarà così, se qualche imprevisto alla fine troncherà il cammino vittorioso della nostra eroina, ma lei racchiude in sé tutto quello che un Re, o una Regina, dovrebbe possedere: la forza, il carisma, la dolcezza, una madre, appunto. E nella scena finale, davanti al suo discorso di conquista della città di Meereen, mi sarei lasciata conquistare senza esitazione.
Nel frattempo nella terra dei Se Regni, in modo particolare ad Approdo del Re, tutti sono in fermento per la morte di Joffrey il Re Folle. Mentre Sansa è sparita, Tyrion è stato imprigionato ed aspetta scoraggiato il giudizio che è convinto non sarà favorevole. Nel frattempo Cersei piange la perdita del figlio, mentre Jaime ne approfitta per potersi riavvicinare a lei, seducendola nella stessa stanza dove giace il corpo del loro bambino folle.
Il nuovo Re dovrebbe essere il piccolo Tommen che sembra più sano del fratello. Tywin comincia ad istruirlo al ruolo che lo attende, ma penso che non avrà grandi possibilità di regnare, difronte all'avanzata di tanti nemici.
Sansa viene condotta dal Giullare lontano dalla città, portata con una piccola barca ad una nave ancorata al riparo, lontano dalla vista. Si tratta di Perys Baelish, che si scopre era dietro ai tentativi del giullare di avvicinarsi alla ragazza. L'uomo le promette di aiutarla e di proteggerla, ma onestamente mi chiedo quanto ci si possa fidare davvero di Ditocorto. Al momento comunque è sempre meglio questo che rimanere ad Approdo del Re dove tutto sembra precipitare per l'unico positivo tra i Lannister.
Anche Arya è in cammino con il Mastino e quest'insolita coppia che si finge padre e figlio suscita una strana simpatia, anche se il Mastino non riesce proprio a controllare la sua natura pericolosa.
Pericolo arriva anche dal Nord, con i bruti che avanzano sterminando tutto e tutti quelli che incontrano sul loro cammino. Tra loro c'è anche la rossa Ygritte, che dopo la parentesi Jon continua ad essere particolarmente pericolosa.
Al Castello Nero un bambino arriva portando notizia degli attacchi dei Bruti, e mentre si decide il da farsi, arrivano i ranger Edd e Grenn, che erano stati tenuti prigionieri dai ribelli, nel rifugio di Craster. A questo punto Jon propone di eliminare i Guardiani della Notte che si sono ribellati e che conoscono la vera consistenza delle loro truppe.
Mentre nei vari regni la situazione sembra precipitare, Daenerys arriva alle porte della città di Meereen dove davanti al suo esercito viene inviato un solo uomo, il loro campione, che si diverte a deriderli. A sfidarlo ci penserà Daario che impiegherà tre secondi per sconfiggerlo, e mentre la nobiltà dalle mura della città comincia ad agitarsi, è il discorso politico di Daenerys la vera arma segreta che turba gli animi degli schiavi, come il lancio delle loro catene spezzate. Come resistere?
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