giovedì 5 gennaio 2017

IL GIOCO DEI TRONI - Stagione 1 - Episodio 7



È passato più di un anno dall'ultima volta che ho visto un episodio di questa serie televisiva. La verità è che certe scene di violenza avevano suscitato in me una certa perplessità, anche se innegabilmente è una storia che suscita la mia curiosità e a cui non ho chiuso completamente le porte, convinta che l'avrei ripresa. Annoiata dagli intrighi di AZUCAR, da cui non ne riuscivamo ad uscire, in crisi di astinenza di serie, mi sono decisa a sbirciare nuovamente TRONO DI SPADE e malgrado la fatica di salire su un treno in corsa devo dire che le possibilità di continuare ci sono.




Le vicende riprendono da dove li avevo lasciate, ovvero con Eddard Stark costretto a rimanere ad Approdo del Re, in conflitto con Cersei, ma soprattutto turbato dalla scoperta che Joffrey è il figlio bastardo che la regina ha avuto da suo fratello Lannister e quindi non è il legittimo erede al trono. Mentre lui si dibatte su quello che sia giusto fare, il Re subisce un incidente di caccia che lo riduce in fin di vita. Nelle sue ultime volontà nomina Stark lord protettore del regno, in attesa che Joffrey compia la maggiore età.



Il potere è un gioco pericoloso e Stark cerca di capire cosa sia giusto fare, anche perché reputa che il trono debba andare legittimamente al fratello di Re Robert. Convinto di avere l'appoggio delle guardie reali, non presta giuramento di fedeltà a Joffrey, ma viene tradito da Petyr che lo fa arrestare per tradimento.



Se ad Approdo del Re le vicende ruotano soprattutto intorno alle trame politiche e ai giochi di potere, il mio cuore segue i miei due preferiti (fino a questo momento), ovvero John Snow e Daenerys. Il primo si trova alla Barriera dove si vede sottratto (malgrado il suo oggettivo valore) il ruolo di ranger, nominato attendente del comandante Mormont. Malgrado la delusione iniziale, il sostegno dei suoi compagni lo risollevano ed i giovani prestano giuramento per diventare Guardiani della notte.



Il paesaggio della Barriera è esteticamente pieno di fascino (e qui il mio gusto estetico che mi guidava nella visione di AZUCAR viene almeno appagato): una cornice candida e gelata in cui spiccano i guardiani come macchie oscure a fermare l'avanzata del gelo.




Se una parte del mio cuore segue Snow, che conquista le mie simpatie per le sue vicende di figlio illegittimo, di guerriero di talento, ma non riconosciuto, l'altra parte è oltre il mare, nell'assolato regno di Daenerys e Khal Drogo. La verità è che il desiderio della ragazza di ritornare nella sua terra e di riconquistare il trono mi suscita simpatia e consensi, alla luce dei giochi di potere che ci sono a corte. Il marito, pur adorandola, ha esitazione ad accettare di attraversare il mare e di raggiungere i Sette Regni, ma quando la ragazza rischia di essere uccisa da un inviato di Re Robert, Khal Drogo è ponto a dichiarare guerra e riportare Daenerys sul trono.




Malgrado l'anno trascorso in qualche modo ha creato un certo distacco dalle vicende, il fascino della storia è innegabile, malgrado le solite scene piuttosto forti. Mi riservo comunque di proseguire nella visione per avere una visione completa.

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