martedì 14 gennaio 2014

LA SCELTA DI ELEANOR di Brenda Joyce (LA SAGA DEGLI DE WARREN E DEGLI O'NEILL VOL VI)

Per caso mi è capitato tra le mani, mentre spolveravo uno scaffale, questo libro di mia sorella, che, pur non conoscendo i De Warrene e gli O'Neill deve averlo comprato attirata dalla copertina e dalla trama.
Non potevo credere che il caso mi avesse messo tra le mani il seguito della saga, ed il lato romantico che c'è in me ha deciso di dare un'altra possibilità a questa prestigiosa famiglia, così ho cominciato a leggerlo.
Protagonisti delle vicende sono Eleanor, ormai adulta ed innamorata, e Sean, il fratello del mai dimenticato Devlin.
Sean si è allontanato dalla famiglia ed è misteriosamente scomparso ed Eleanor, rassegnata, ha accettato di sposare un nobile inglese con cui costruirsi una famiglia. Pensa che il suo amore per Sean sia senza speranze, anche perchè, se pur un giorno dovesse comparire, il ragazzo non ha mai ricambiato i suoi sentimenti.
Quello che ignora è che una tragedia si è abbattuta su di lui, accusato di tradimento e rinchiuso per ben due anni in una prigione di Dublino.
Sean è in fuga, deciso a lasciare l'Irlanda, grazie alla complicità di patrioti irlandesi pronti a farlo sparire.
Intanto la bella Eleanor è in procinto di convolare a giuste nozze!

C'è qualcosa nella Joyce che non mi convince mai fino in fondo. Nei dialoghi i personaggi sembrano a volte piuttosto stupidi, ma poi vengo presa dal ritmo delle vicende e dalla trama e divento tollerante.
Eleanor è meno odiosa di altre eroine della saga e malgrado i suoi modi da maschiaccio e la mancanza assoluta di dignità per quanto riguarda Sean, devo dire che a volte mi fa quasi tenerezza.
Sean è un uomo tormentato e risente di molte insicurezza. Il carcere e le esperienze vissute spiegano in parte le sue azioni, anche se gli manca il carisma ed il fascino di altri suoi fratelli.
Mi piace la presenza attiva di Cliff, Rex, Ty e Devlin che cercano di facilitare con intelligenza la fuga della coppia, mentre mi chiedo Peter che evoluzione potrà avere.
Nel complesso, come dicevo, il romanzo si legge facilmente.

Nel complesso non posso dire che questo romanzo mi abbia convinto. La storia è interessante e ha un suo ritmo, ma i personaggi sembrano troppo fragili, non hanno una psicologia approfondita ed i dialoghi spesso sono penosi. Si percepisce una certa superficialità anche nella descrizione fisica dei personaggi. Solo raramente si capisce questi come sono. Tutta la famiglia degli O'Neill e De Warrene viene presentata in maniera non approfondita. Tranne Cliff, che da quello che ho capito sarà il protagonista del prossimo volume, tutti gli altri sono oscuri e presentati solo come nomi che compaiono in ripetizione nella trama. Ci viene detto qualcosa di più su Devlin e Virginia, ma se non avessi letto il volume che li riguarda, dubito che mi avrebbero emozionato con il loro arrivo.
Non ci sono solo lati negativi, lo ammetto. Come dicevo la storia ti induce a proseguire, quindi ha un ritmo discreto, ma non rientra minimamente nei miei canoni e non va incontro ai miei gusti.
Sean, anche se ha attraversato l'inferno, mi sembra il più delle volte troppo reticente con il suo continuo ed esasperante "Devi sposare Sinclaire!!!!" Ti viene voglia di dirgli, ma va al diavolo che davvero me lo sposo. Le protagoniste della Joyce a volte si presentano volitive, ma si tratta di un'impressione ancora una volta superficiale, perchè alla resa dei conti mancano spesso di dignità, o si comportano in una maniera assurdamente testarda ed ingiustificabile.
Eleanor è innamorata di Sean fin da bambina e posso capire la sua disperazione ed il suo desiderio di aiutarlo in tutti i modi, ma per quasi 3/4 del romanzo praticamente Sean le ripete fino allo sfinimento di non amarla e lei continua ad insistere senza tregua.
Non so, penso che nel complesso, per chi ormai conosce le vicende di questa famiglia, uno legge anche questo volume, ma se dovessi consigliarlo non me la sentirei.

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