I MEDICI - NEL NOME DELLA FAMIGLIA - Il destino di una città 3x8
L'ultimo episodio della terza stagione chiude un cerchio e una parabola. Pur potendo, qualora volessero, raccontare la storia di altri membri di questa potente famiglia, senza Lorenzo le cose non saranno più le stesse, in quanto la sua scomparsa segna la fine di un periodo storico senza eguali, che rese Firenze il centro del mondo e di cui ancora oggi si sente il riflesso di quello splendore.
La morte di Clarice viene in qualche modo accolta freddamente dai cittadini, per via di Savonarola, che usa l'evento per dimostrare a Lorenzo la sua forza. Lo scontro tra i due è sempre più forte e in qualche modo mostra i tempi bui che la fede cieca porterà sulla città che per tanti anni è stata un faro.
La morte di Clarice riavvicina la sorella di Lorenzo, che era stata allontanata dopo la Congiura dei Pazzi, ed è l'unica figura femminile che affianca il Magnifico, dopo la scomparsa di Clarice, ma non ha la stessa forza.
Bruno, il suo consigliere, continua in qualche modo a fomentare le azioni peggiori e cerca di istigare Lorenzo ad uccidere il Savonarola, contrapponendolo all'intera famiglia, che lo vede comunque come un uomo di Dio.
Sarà Giulio a farlo in qualche modo riflettere sulle ragioni del suo astio, portando in luce una ferita (quella della morte del fratello Giuliano), che nel cuore di Lorenzo non si è mai sanata del tutto. Quando il delitto ultimo sarà sul punto di essere compiuto, Lorenzo tornerà in sé, salvando Savonarola e riscattandosi agli occhi dei suoi familiari.
Gli ultimi momenti di vita trascorrono circondato dalla sua famiglia, dai figli, dalla sorella e da Sandro, arrivato per riconciliarsi con lui. Savonarola, mandato a chiamare, accoglie il suo pentimento, ma i due restano in qualche modo separati da due visioni molto diverse del mondo e della fede.
Savonarola annuncia come le sue opere, i suoi artisti, la sua esaltazione del bello, saranno spazzati via dalla storia, ma la fiducia di Lorenzo nel futuro e nella grandezza dell'arte in qualche modo ci conforta, pur nella tristezza di una Firenze in preda a roghi di libri e a caccia degli artisti.
Il finale, con le opere di Michelangelo, Botticelli e di tutti gli altri grandi artisti, arrivate fino a noi, in qualche modo riscattano Lorenzo, personaggio ambiguo e grandioso allo stesso tempo, che un giovane futuro scrittore, la cui identità sarà rivelata solo alla fine, ben rappresenterà nell'opera conosciuta come IL PRINCIPE.
Serie potente, che, pur presentando alcune imprecisioni, si offre come un ottimo tentativo di raffigurare un'epoca grandiosa, fatta di personaggi fuori dal comune.
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