domenica 8 dicembre 2019

JOIA RARA - La condanna (13)


Franz ama ancora Amélia, ma si rende conto che la loro relazione non ha speranza, visto che la giovane sarà trasferita in un penitenziario dove trascorrerà il resto della sua vita. Dirle che dovrà separarsi da sua figlia, per il bene della bambina, è un momento drammatico e la presenza di Ernest Hauser sicuramente non aiuta Amélia a prendere atto della tragedia che si è abbattuta su di lei.


Franz porta la piccola Pérola a casa Hauser, dove viene accolta con gioia dai suoi fratelli più piccoli e anche dai domestici. L'unico che la guarda con innegabile odio è Manfred, che a sua volta si reca a trovare Amélia, per sostenerla e dirle che lui ha sempre creduto in lei, a differenza di Franz e che cercherà di aiutarla come potrà.


Silvia insinua che possa essere interessato alla giovane molto più di quello che pensa, ma nel frattempo la donna è alle prese con l'occasione propizia che Ernest Hauser le sta dando, ovvero quello di diventare una presenza costante nella vita di Franz, per permettergli di prenderla in considerazione come possibile madre di Pérola. Una volta entrata nella famiglia il suo scopo è quello di distruggerla dall'interno.


Nel frattempo tutti i detenuti politici vengono trasferiti nel carcere. La tragedia più grande è quella che si abbatte su Toni, che cercava notizie della propria moglie e del figlio. Scopre infatti che Gaia è stata estradata nel suo paese e che Giuseppe le è stato tolto, affidato probabilmente a qualche orfanotrofio o qualche famiglia in cerca di figli. 


Il terrore di non rivedere più i propri figli è quello che travolge Toni e anche Amélia, che smette di mangiare e di uscire, tanto che il suo padrino, recatosi a visitare i suoi figliocci, decide di andare a parlare con Franz per permettere alla donna di rivedere la figlia un'ultima volta.


Mentre in Brasile si consumano mille tragedie, e Mundo chiede a Iolanda di non andare più a trovarlo in prigione, perché non ha più nulla da offrirle, dall'altra parte del mondo i monaci che cercano disperatamente di trovare la reincarnazione del maestro, trovano una cartolina di Franz.


Nell'immagine del vecchio acquedotto di Rio, riconoscono gli archi sognati dal discepolo che indicavano la città dove il maestro si era reincarnato. A questo punto le loro ricerche si orienteranno in modo più preciso verso una città vasta ed infinita.

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